CARBOIDRATI: MEGLIO NON ABBONDARE

05.03.2016 00:51

CARBOIDRATI: MEGLIO NON ABBONDARE 

COSA SONO I CARBOIDRATI?
I carboidrati (o glucidi) sono nutrienti prodotti dai vegetali, si dividono in solubili (zuccheri), insolubili (amidi) e fibre, e tra semplici (mono e oligosaccaridi) e complessi (polisaccaridi).

IN CHE FORMA SONO PRESENTI NEI CROCCANTINI?
Troviamo carboidrati in tutti i croccantini in commercio, soprattutto sotto forma di amidi ma anche sotto forma di zuccheri semplici, spesso utilizzati come conservanti e appetizzanti, e sotto forma di fibre, che sono indigeribili per i cani, ma in piccole quantità aiutano i processi digestivi, favorendo le fermentazioni operate dai microrganismi e la motilità intestinale.

PERCHE’ VENGONO UTILIZZATI NEI CROCCANTINI?
I carboidrati vengono utilizzati dalle aziende mangimistiche fondamentalmente per due motivi: sono una fonte di energia molto più economica delle proteine delle carni o dei grassi di qualità e aiutano i processi industriali di formazione dei croccantini.
Un grammo di carboidrati fornisce circa la metà delle calorie di un grammo di grassi, costando molto meno della metà, e fornisce circa le stesse calorie di un grammo di proteine, costando anche dieci volte meno. Ne consegue che, nell’ottica formulare una composizione che fornisca un adeguato livello di energia assimilabile, è molto più economico utilizzare i carboidrati piuttosto che altro. Ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che una dieta bilanciata per un cane non possa contenere troppi grassi e che, utilizzando i carboidrati come fonte di energia, si lascia che le proteine svolgano le loro attività principali (funzioni plastiche, metaboliche, ormonali, immunitarie, logistiche, etc) senza doverle utilizzare per scopi energetici (gluconeogenesi).
I carboidrati sono anche utili industrialmente perché senza di loro sarebbe difficile e dispendioso, se non impossibile, produrre croccantini che rimangano compatti senza sfaldarsi o sbriciolarsi.
Infine, ulteriori motivi per cui i carboidrati sono utilizzati dalle industrie mangimistiche sono rappresentati dal fatto che sono ampiamente disponibili, facilmente reperibili e garantiscono una lunga conservazione.

SONO NECESSARI AL CANE?
I carboidrati non sono necessari nella dieta di un cane in quanto il nostro amico a quattro zampe è in grado di metabolizzare gli aminoacidi e il glicerolo presenti nelle proteine e nei grassi. Il cane non ha bisogno di amidi e zuccheri per rimanere in vita e godere di ottima salute ed è alto il rischio che un sovradosaggio porti a conseguenze spiacevoli dal punto di vista sanitario, come approfondiremo più avanti. E’ utile ricordarci che il cane è più carnivoro che carbivoro! Tutto ciò non vuol dire però che non possa digerirli: in dosi moderate e magari a seguito di cottura, i carboidrati vengono agilmente digeriti dai cani nell’intestino tenue.

QUALI FONTI DI CARBOIDRATI PREFERIRE?
Posto quindi che un cane può tranquillamente fare a meno di carboidrati, ma posto anche che non esistono croccantini senza carboidrati, ci si trova semplicemente a dover scegliere tra prodotti con o senza cereali come fonte primaria di questo macronutriente. Branco peloso preferisce consigliare prodotti senza cereali. Questi possono giocare infatti un ruolo importante a sfavore del delicato equilibrio calcio/fosforo, le loro proteine sono carenti di lisina e sono difficilmente digeribili per un cane, non aiutano con i dilaganti problemi dermatologici essendo poveri di lisina e di acidi grassi e, infine, possono portare ad allergie quando utilizzati troppo presto nello svezzamento. I tre cereali più comunemente utilizzati dall’industria mangimistica sono riso, frumento e mais e, se proprio necessari, ci sentiamo di consigliarli in quest’ordine. Tra i mangimi senza cereali, riteniamo che la miglior fonte di carboidrati sia la patata.

Attenzione: molti prodotti venduti come “grain free”, ossia senza cereali, contengono in realtà grano saraceno o altri cosiddettipseudocereali che, pur non appartenendo alla famiglia delle Graminacee, portano a risultati sovrapponibili.

QUALI SONO I RISCHI DI UN SOVRADOSAGGIO?
Croccantini con un’alta concentrazione di carboidrati nella composizione possono, alla lunga, causare o favorire:
Artrite: l’assuzione di troppi carboidrati può incidere in modo diretto (biochimicamente) o indiretto (meccanicamente) sull’insorgenza e lo sviluppo di questa patologia.
Cancro: il glucosio funge da fonte di energia per la crescita delle cellule neoplastiche e favorisce la selezione di cloni cellulari maligni.
Diabete mellito: insorge a seguito di una produzione inadeguata di insulina da parte delle cellule insulari del pancreas. L’insulina consente al glucosio di transitare nelle cellule ed una sua carenza porta a iperglicemia e glicosuria.
Malattie cardiovascolari: l’assunzione di cibi ad elevato indice glicemico porta ad un aumento dei trigliceridi, coinvolti in tutti i problemi cardiovascolari degenerativi.
Obesità: Questo stato è molto comune nei cani moderni ed i carboidrati svolgono un ruolo primario per il suo sviluppo. Essendo una fonte di grande energia, bisognerebbe porre molta attenzione sull’apporto di carboidrati nella dieta di un cane: tutta l’energia incamerata e non consumata farà prendere peso al cane.
Problemi dentali: I batteri del tartaro prosperano sui carboidrati, possono attaccare le parti molli (gengive) tanto quanto le parti dure (radici e smalto dei denti) e possono portare ad infezioni alla bocca; queste infezioni possono poi diffondersi in tutto il corpo, portare ad infezioni secondarie e alla produzione di tossine nocive per l’organismo.

QUANTI CARBOIDRATI FORNIRE AL CANE?
Il corpo di un cane non è biologicamente progettato per gestire grandi quantità di carboidrati per lunghi periodi di tempo. Dosi moderate di carboidrati cotti (ovviamente, trattandosi di croccantini) sono però altamente digeribili dai nostri amici pelosi. Si può ragionevolmente asserire che una dieta composta fino al 15% da carboidrati non comporti alcun problema in un cane sano e normoattivo e che una soglia massima posta intorno al 25-27% rappresenti un limite che è consigliabile non valicare. In linea di massima, per quanto concerne un buon cibo secco per cani, la percentuale di carboidrati dovrebbe essere inferiore a quella delle proteine, e deve certamente essere inferiore alla somma delle percentuali di proteine e grassi.

QUANTI CARBOIDRATI SONO PRESENTI NEI CROCCANTINI?
Analizzando i prodotti recensiti sul nostro sito, abbiamo notato che il range varia dal 22% di alcuni tra i prodotti migliori, al 69% di alcuni tra i prodotti peggiori, per una media che si attesta intorno al 45-50%.

COME CALCOLARE LA PERCENTUALE DI CARBOIDRATI IN UNA COMPOSIZIONE?
Per ottenere la percentuale di carboidrati di una composizione, mai indicata sulla confezione salvo alcune rare eccezioni, un calcolo (sommario e puramente indicativo) è il seguente: 100% a cui sottrarre le percentuali di umidità, proteine, grassi e ceneri riportate sulla tabella dei componenti analitici presente per legge su ogni confezione.